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Cosa abbiamo imparato da due anni di formazione a distanza?

  • June 22, 2022
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edoardo.gironi
Novice I

Il 9 marzo 2020 siamo stati inseriti in un laboratorio sociale fantastico quanto terribile. Nel giro di pochi giorni (a volte è bastata una sola notte) abbiamo dovuto modificare le nostre abitudini di vita e il modo di lavorare: digitalizzazione delle attività, smart working (o lavoro da remoto nella maggior parte dei casi), una nuova organizzazione del lavoro e della leadership. La formazione a distanza è diventata, gioco-forza, l’unica modalità possibile. Più di due anni dopo il tentativo di molte aziende è ritornare alla “normalità” ma niente è più lo stesso. La flessibilità del lavoro è divenuta un’esigenza imprescindibile, l’esperienza di una modalità ibrida del lavoro l’odierna “normalità”.
E la formazione? L’e-learning, che veniva utilizzato quasi esclusivamente per i corsi di compliance, viene oggi utilizzato in modo molto più maturo. Le aule fisiche sono condotte in modalità ibrida con alcune persone presenti in aula e altre collegate da remoto, introducendo difficoltà nuove per chi conduce. Il risultato del laboratorio sociale relativo alla formazione è una profonda trasformazione delle modalità e degli obiettivi. Non si tratta di discutere se sia meglio l’aula fisica o l’e-learning (dando per scontato che è la qualità con cui si realizzano gli interventi a fare la differenza), ma di creare un mix di oggetti di apprendimento che possano essere utilizzati per creare il cambiamento: perché formazione è cambiamento!

Progettare la formazione oggi significa progettare il cambiamento utilizzando tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione, creando dei cluster di oggetti che stimolino l’apprendimento, in quanto è sempre bene ricordare che non si apprende se non intenzionalmente. La modalità blended della formazione, nella quale si utilizzano i diversi momenti e strumenti formativi, è certamente quella che sta offrendo i maggiori risultati.

I contenuti non sono il problema né rappresentano il punto su cui concentrarsi. C’è già tutto e in abbondanza! Quello su cui bisogna lavorare è rendere questi contenuti fruibili e concretamente utili al raggiungimento dell’obiettivo: il cambiamento dei comportamenti.

Il nucleo centrale del corso conterrà quello che serve ai learner, ad esempio, mediante un’aula virtuale, che viene contornato di altre risorse di apprendimento a fruizione libera comprendenti materiali e strumenti diversi come, per citarne alcuni: forum o chat per il peer learning (qui il coach&share è fantastico) dove condividere i dubbi e le soluzioni a problemi pratici; brevi filmati (anche solo presi da YouTube); podcast; infografiche riassuntive; letture e approfondimenti; checklist di controllo delle operazioni; ecc. Non si tratta di confermare o abolire l’aula, sia questa fisica o virtuale, ma di andare oltre al completamento del corso e fare in modo che i learner continuino ad utilizzarlo nel tempo, ogni volta che serve, sapendo che sulla piattaforma possono trovare informazioni utili e aggiornate, accessibili in modo semplice e immediato. 

La trasformazione è in atto e ancora enormi cambiamenti sono di fronte a noi, se siamo pronti al cambiamento, ricordandoci sempre che non si apprende se non intenzionalmente.

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1 reply

Forum|alt.badge.img

Grazie @edoardo.gironi per il post, molto interessante.

Mi domando se qualcun altro voglia condividere la propria esperienza in ambito formazione avuta negli ultimi 2 anni.

Il COVID ci ha portato a una profonda trasformazione del “modello formativo”, la trasformazione da un lato è stata una scelta “forzata”… dall’altro ci ha dato la possibilità di sondare soluzioni nuove e un nuovo approccio alla formazione.

Parlando con diversi clienti abbiamo percepito che ci sono stati molti aspetti positivi (che probabilmente verranno mantenuti nel modello formativo anche per il futuro) ma anche tanti aspetti da rivalutare (in termini di efficienza ed efficacia della formazione erogata).

Ci piacerebbe molto capire quale è stata la vostra esperienza… 

Quali sono stati i cambi principali che avete adottato al vostro modello formativo negli ultimi 2 anni?

Quali di questi hanno portato a una migliore esperienza utente e verranno mantenuti nella vostra strategia futura? 

Quali sono state le principali lesson learned? 

 

 


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