Tutte le piattaforme digitali, che quotidianamente utilizziamo, tracciano i nostri comportamenti di utilizzo raccogliendo cospicue quantità di dati utilizzati per creare il nostro profilo di utenti, proporci prodotti e servizi, offrirci notizie in linea con i nostri interessi e opinioni. Allo stesso modo, gli LMS, tracciando tutte le attività che gli utenti svolgono sulla piattaforma, raccolgono un’importante mole di dati sull’utilizzo che i nostri learner fanno della piattaforma e dei contenuti loro proposti. Quello che spesso viene trascurato è l’utilizzo del tracciamento che è possibile effettuare. Analizzando questi dati è possibile conoscere meglio i comportamenti utilizzati, le preferenze dei nostri learner, quali sono le abitudini e quali gli errori ricorrenti nei questionari presenti nei corsi, potendo così proporre oggetti e percorsi sempre più in linea con le preferenze e le aspettative dei nostri learner e i bisogni che derivano dall’azienda.
I dati rappresentano un capitale importante, che viene sottovalutato quando si utilizza solo ciò che viene tradizionalmente raccolto, come ad esempio il tasso di completamento dei corsi, quante persone sono state iscritte ai corsi e così via. Certo avere una grande quantità di dati non rappresenta di per sé una ricchezza. Per trasformare i dati in informazioni utili è necessario lavorare questa grande quantità e complessità di dati per avere delle informazioni semplici e immediate o per poter automatizzare una serie di attività a favore dei nostri learner. Questo lavoro può essere svolto con strumenti “semplici” come i report standard disponibili in piattaforma o con un’elaborazione più complessa dei dati, utilizzando dashboard specifiche o software di business intelligence.
Questo ragionamento diventa ancor più impellente andando ad utilizzare per i corsi l’interfaccia Experience API (xAPI o TinCan come veniva chiamata). xAPI è in grado di raccogliere un insieme di informazioni molto più esteso rispetto a quanto consentito dai pacchetti SCORM, consentendo di raccogliere dati complessi sia dal corso che da oggetti esterni. Insomma, una ricchezza incredibile di dati che vengono raccolti da un LRS (Learning Record Store integrato in Docebo Learn) per poter essere analizzati e trasformati in informazioni utili attraverso l’utilizzo di dashboard dedicate.
Applicazioni di questo tipo, sia con l’utilizzo di xAPI che SCORM, sono in rapida crescita da parte degli amministratori di piattaforme docebo, portando l’informazione sempre più vicino a chi la può trasformare in decisioni e azioni. Un esempio è quello di un’associazione internazionale che mette a disposizione dei propri associati delle dashboard, visualizzabili all’interno della piattaforma, che raccolgono in un'unica pagina tutte le informazioni rilevanti per sapere come i corsi vengono fruiti e in che modo la piattaforma viene utilizzata. Allo stesso modo un altro caso d’uso è quello di un’azienda che offre un programma di certificazione per i tecnici, che possono operare sulle proprie apparecchiature. Ai responsabili delle diverse aree sono resi disponibili le informazioni aggregate e navigabili sulle diverse aree di interesse: livelli di certificazione, concentrazioni geografiche, indici di qualità della formazione, scadenze e retraining, ecc. I casi d’uso possibili sono davvero moltissimi e dipendono dagli obiettivi di sviluppo che l’organizzazione si pone grazie a una sempre più spinta integrazione tra Formazione e Business.
E voi, che utilizzo fate dei dati che la vostra piattaforma raccoglie?
In che modo l’analisi e la trasformazione dei dati può rendere più efficace l’utilizzo delle risorse formative, ma soprattutto il vostro lavoro?